

Domani pubblicheremo la quarta e ultima parte delle “4 Ways to build a free society”, con la traduzione di Andrea Pellis che ha tradotto le prime due parti, o dell’amico che desidera restare anonimo che ha tradotto la terza parte.
Intanto oggi non possiamo mancare di pubblicare quanto scritto da Giovanni Birindelli sui recenti fatti di Parigi, in particolare su una dichiarazione del direttore del Sole24ore, a proposito del terrosismo.
Il post di Giovanni è stato pubblicato sul sito del Movimento Libertario ( http://www.movimentolibertario.com/2015/11/difendere-la-legge-per-difendere-la-civilta-e-la-liberta/#comment-213065 )
Qui ne riportiamo in originale, il testo. Sintesi ed efficacia senza competitors. Sarà per quello che il direttore del Sole24ore non aveva di fronte Giovanni Birindelli intervistato pure lui sull’argomento. Il direttore del Sole, sarebbe stato coperto di vergogna da quello che adesso avete il privilegio di leggere qui sotto.
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Il direttore de Il Sole 24ore: “Combattere uniti per difendere la civiltà”. L’unione attorno alle decisioni dei governanti (incluse le loro guerre) si chiama collettivismo. Non di rado, con l’aiuto della stampa di regime, i governanti sfruttano la destabilizzazione emotiva prodotta da un attacco terroristico per far guadagnare terreno al collettivismo, e quindi per far perdere terreno alla libertà.
L’unione attorno alla Legge intesa come regola generale e negativa di comportamento individuale valida per tutti (inclusi gli stati) allo stesso modo ed esistente indipendentemente dalla volontà e dalla decisione di chiunque (o, in altri termini, intesa come principio di non aggressione), si chiama società libera.
Quindi se il concetto di “civiltà” è legato a quello di ‘società libera’ (e non vedo come possa essere altrimenti), per quanto riscaldi gli animi ed ecciti gli spiriti, la frase “combattere uniti per difendere la civiltà” è una contraddizione in termini.
Per difendere la libertà serve stare dalla parte della Legge: il limite non arbitrario a ogni potere. Per continuare a espandersi, tuttavia, gli stati hanno bisogno di stare dalla parte opposta della Legge e cioè dalla parte della “legge” fiat: lo strumento di potere politico arbitrario. Il risultato del collettivismo (e quindi della “legge” fiat) è che la civiltà progressivamente decade.
Le possibilità che la civiltà ha di riaffermarsi dipendono necessariamente dal fatto che un numero sufficiente di persone mantenga i nervi saldi e sia in grado di distinguere, nonostante la martellante propaganda di regime, e soprattutto dopo un atroce attacco terroristico, fra unione attorno alla Legge e unione attorno alle decisioni dei governanti o di una maggioranza.
Inseriamo qui una sintesi del libro di Giovanni Birindelli, stimato amico e studioso.
Il libro è già stato presentato in diverse città e occasioni da quanto è stato pubblicato (ottobre 2014).
Mi sono fatto promotore di organizzare una presentazione del libro e dell’autore nella città di Verona, presso la sede dell’editore Fede e Cultura, del caro amico Giovanni Zenone.
La data non è stata ancora definita ma dovrebbe trattarsi di fine novembre – inizio dicembre).
Il seminario avrà per tema non solo la presentazione del libro, ma anche la promozione di principi di libertà elementari che ciascuno dovrebbe scoprire o riscoprire e usarli per una rivoluzione dal basso.
Il seminario avrà uno sviluppo e una modalità del tutto innovative rispetto alla tradizione di questi eventi, che vede un “presentatore” dell’incontro, qualcuno che lo ha letto e pone domande all’autore e poi l’autore.
Ecco non sarà così. Quindi se amate le novità e volete essere coinvolti in prima persona in un’esperienza di gruppo e di conoscenza formidabile, cominciate già a inserire qualche commento, con i vostri riferimenti per essere invitati.
LA SOVRANITA’ DELLA LEGGE
SINTESI:
La sovranità della Legge è una collezione di articoli, rivisti ed aggiornati, che spiega le cause dell’attuale decadenza economica, politica e civile dell’Italia e dell’Europa non solo con argomenti economici (quelli della Scuola Austriaca di economia) ma anche, e primariamente, con argomenti filosofici.
È noto che l’attuale crisi, così come quelle che l’hanno preceduta e quelle che la seguiranno, è prodotta dall’interventismo economico e in particolare monetario dello stato. Tuttavia, anche i pochissimi che coerentemente difendono la libertà economica, e che quindi vedono nell’interventismo la causa diretta della crisi, quasi mai mettono in discussione l’idea filosofica di legge che lo rende possibile e che di per sé tende necessariamente a produrlo.
Chiedere un’eliminazione dell’interventismo dello stato non solo non basta, ma nel lungo periodo non serve: ciò che ha prodotto e che necessariamente produce interventismo è il positivismo giuridico, la particolare idea filosofica di “legge” su cui è fondata la Repubblica italiana allo stesso modo in cui vi era fondato il fascismo. Per eliminare strutturalmente l’interventismo, per iniziare a muoversi verso la libertà e la prosperità, occorre aggredire il positivismo giuridico da cui esso deriva.
Sembra un obiettivo utopico, ma nell’ultimo articolo di questo libro viene illustrata una proposta concreta e immediatamente applicabile per iniziare a muoversi da subito in questa direzione partendo, in modo a prima vista paradossale, dall’attuale quadro normativo e istituzionale; e senza spendere un solo centesimo di denaro “pubblico”.
AUTORE:
Giovanni Birindelli (1971) è laureato in Economia presso l’università La Sapienza di Roma e ha conseguito un master in filosofia delle scienze sociali presso la London School of Economics and Political Science di Londra. Ha lavorato come analyst presso la banca d’investimenti Commerzbank Securities (Londra); come responsabile dell’area socio-economica per la società di consulenza strategica Lynkeus Srl (Roma) e come Director della società di consulenza Catallaxy Ltd. (Londra).
Oggi studia economia e filosofia politica in modo autonomo. Ha scritto la prefazione all’edizione italiana de Il Mistero dell’Attività Bancaria di Murray N. Rothbard (Edizioni USEMLAB) e collabora regolarmente, mediante la scrittura di articoli, col Movimento Libertario e col quotidiano online MiglioVerde. Collabora inoltre col Ludwig von Mises Italia e col Ludwig von Mises Canada. E’ socio co-fondatore di AyrosInvest OÜ (Tallinn, Estonia), una società di servizi nel settore dei metalli preziosi e delle monete matematiche. Presidente di Catallaxy Institute, una piccola associazione culturale libertaria con sede a St. Moritz, Giovanni attualmente vive e lavora a Firenze.